Dopo 4 giornate in pieno relax sulla spiaggia a Iquique, si
riparte.
Nicola mi preavvisa che è tutto deserto e mi ritrovo con il
solito problema: poca autonomia dei miei 18.8 lt, oltre al consumo della moto
che aumenta in altitudine, ben presto capisco che non riuscirò a fare i 280 km
che mi separano dalla prossima pompa di benzina.
Viaggiare con questa apprensione non è affatto piacevole!
Grazie ad alcune info trovo un po’ di benzina in una posada
lungo la strada: inizialmente non me la vuole dare ma, insistendo, recupero 5
litri utili ad arrivare alla prossima stazione di servizio.
Solita interminabile dogana tra Cile e Perù, e a seguire
raggiungo Tacna: cerco di cambiare un po’ di dollari ma non è facile essendo
domenica.
Trovo un dignitoso Hotel, esco in centro per una bella
passeggiata e poi me ne vado a nanna.
Riparto al mattino per arrivare a Copacabana in Bolivia.
Sono 340 km, i primi 100 sono su una bella strada tutta a
curve ma scorrevole: poi si inizia a salire forte in altitudine e imbocco, con
non pochi dubbi, la strada che arriverà al lago Titicaca.
Dubbi perché è una stradina mono-corsia, tutta a continue
curve dalla seconda marcia e su fino a oltre 4.200 mt.
Devo fare 240 km di questa strada nel mezzo del nulla, ma
proprio nulla.
Anche qui per fortuna trovo in una casa della benzina, ma da
85 ottani: la pagherò i giorni seguenti con la moto che continua ad andare a
singhiozzo.
Non sto bene, sento il freddo nelle ossa e questa strada
sembra non finire mai: raggiungo la dogana Perù-Bolivia, passo e finalmente arrivo
a Copacabana.
Trovo un piccolo Hotel (La Cupola) carino e con una
posizione strategica sopra al golfo.
Mi imbottisco di aspirine e dopo una doccia calda vado a
letto: dormirò pochissimo, ma il giorno dopo mi sento comunque meglio.
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