Cuzco è la vecchia capitale degli Inca e la consideravano la
loro città sacra.
Trovo alloggio in un piccolo alberghetto in centro, piove e
tempo non è dei migliori.
Esco a cena il centro storico si può girare tutto a piedi facilmente: ovviamente la cena a base del solito pollo 😥...
Il primo giorno giro la città, sia al mattino che al
pomeriggio: la cattedrale, la chiesa San Cristobal ed altri musei e viuzze. Lo
stampo coloniale è ben rimasto in città ed è un piacere girarla a piedi, anche
se turisti la affollano a dismisura.
Rientro in Hotel, prendo il costoso ticket per Machu Picchu,
un po’ di bucato alla biancheria intima (sempre di meno… con i pezzi che perdo
per strada 😂), e vado a letto presto …alle 2.30 ho la sveglia 😣
Mi sveglio e scendo: prendo un primo taxi bus che mi porta
alla stazione degli autobus.
In bus per una ora e mezza fino a Agua Calientes, da lì
scendo e prendo il treno, che si avvia lentamente per oltre una ora e mezza
verso Machu Picchu.
È un trenino caratteristico e si arrampica su un binario
unico, con a destra la montagna fluviale scavata e a sinistra un fiume
tumultuoso: ogni tanto si ferma e scendono gli addetti a ripulire le rotaie da
massi o altro che scende dalla montagna.
Arrivati al capolinea, un nuovo bus sale per 30 minuti lungo
una strada sterrata fino a Machu Picchu.
Sarà la pioggia o la nebbia, ma c’è una atmosfera
particolare, quasi mistica.
Il luogo è fantastico e la stanchezza di partire all’alba
scompare del tutto.
È incastonato in mezzo a montagne fluviali, verticali… impressionante.
Passo qui tre ore, gironzolando sotto una leggera pioggia.
È già tempo di rientrare e arrivo in città in serata.
Mi rimarrà impresso per molto tempo, sono sicuro.
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