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martedì 30 giugno 2015

• GIORNO 33 •

29.06.15 ...direzione Semey
Sveglia presto e alle 7.30 sono in strada ...bel tempo e già caldo!
Devo arrivare presto a Semey, per cercare garage per il cambio dell'olio e della manutenzione.
Arrivo verso le 15, giro la città e chiedo info alla ricerca di un officina. Arriva un ragazzo con una moto BMW da enduro, nuova 650 cc, griffata Touratech e mi dice di seguirlo!
Arriviamo al suo garage e suo padre molto disponibile mi propone l'olio motore Motul 10-60 W e l'uso della attrezzatura e del pulivapor (Kath ne ha estremo bisogno).
Smonto il carter del paramotore, svito il tappo dell'olio e del filtro. Dopo 12.500 km esce un'olio nero (...avevi ragione Paolo Pedri ).
Ci impiego un' ora!(...un bradipo)!
Riempio il motore con l'olio nuovo, tiro la catena e facci altri piccoli controlli. Vorrei cambiare le gomme da off qui, ma mi consigliano farlo in Russia...mahh!
Ho un problema serio con l'ammortizzatore, si è scaricato ed ora la moto è più bassa di tre cm (me ne accorgo con cavalletto laterale) Provo ad indurire la molla ma sento che è problema di idraulica ...ritorno lento (...lo sento sulle buche ravvicinate della strada ) Speriamo bene, deve reggere fino ad Ulan Batar.
Facciamo le foto di rito e ci scambiamo gli indirizzi!
Vado in hotel, mi sistemo e vado a cena. (sono senza colazione e pranzo) Trascorro la serata a scrivere sul blog e a studiare le strade per i prossimi due giorni.
Sono emozionato: tra tre giorni circa sarò in Mongolia! Quanto ho sognato di arrivarci...









• GIORNO 32 •

28.06.15 Almaty direzione Semey
Oggi è un triste anniversario per me e la giornata inizia malinconica e con pensieri lontani.
Devo arrivare in due giorni a Semey prima del confine russo e devo sbrigarmi, mi asoettano c..a. 600 km al giorno di statali.
Uscire da Almaty è il caos per il traffico micidiale ma anche perché stanno raddoppiando autostrada ed è un cantiere continuo.
Dopo 200 km nella pianura vedo in lontananza alzarsi una specie di tifone nero...è lontano decine di km, ma sento il vento forte spingela moto di lato e mi costringe a procedere con la moto inclinata di 3o gradi.
La strada che percorro ci passa vicino ma non lo attraversa per fortuna, ma immediatamente arriva una fortissima pioggia ...non ho il tempo di mettere la tuta anti-acqua (...e forse nemmeno la voglia, sono apatico oggi) e sono fradicio in due minuti ...acqua sulla braccia e gambe che scorre sotto giacca e pantaloni !
La strada è una odissea: ogni 5 km ci sono 5 km di cantieri con strada sterrata, che con la pioggia diventa viscida e pericolosissima. Infatti prendo due brutte sbandate, se cado qui non mi rialzo più. Ho melma ovunque!

Finiscono le nuvole e inizio ad asciugarmi con il caldo e per fortuna la strada torna asfaltata anche se piena di buche.
Mi aspettavo solo steppa desertica e pianure come nel Kazakistan, ma il verde c'è anche qui e sta arrivando il tramonto pieno di colori sono fantastici.

Arrivo ad un incrocio con molti ristoranti e molti camionisti. Entro in un locale  e chiedo se hanno da dormire ...si hanno camere!
Esco per prendere moto e trovo una comitiva di ragazzi di Almaty (stanno tornando con il pullman a casa) accerchiati alla mia moto e mi ricoprono di 1000 domande.
Una ragazza mi spiaccica una frase in italiano...lo sta studiando perché gli piace il nostro paese. Facciamo qualche foto e mi dicono che sono pazzo a viaggiare da solo qui. Ci salutiamo,  mi aspetta una cena a cetrioli + pomodori.
La sera è calda e prima di dormire, apro la finestra e trovo il solito cielo di stelle...

Cerco la più luminosa, le parlo, la saluto: è lei che guida il mio cammino in questo viaggio. 






lunedì 29 giugno 2015

• GIORNO 31 •

27.06.15 CholponAta-Almaty
Parto da casa Angelica verso le 9, il tempo dopo tre gg finalmente sembra volgere al bello.


Continuo costeggiare il lago ed è il solito tripudio di colori e cavalli ...uno è la fotocopia del Jolly!
La vallata che parte in fondo al lago e porta al confine Kazako, è una strada sterrata di 80 km circa che si snoda tra ampie e verdissime valli .
Ad un certo punto, vedo sulla mia destra l'imbocco di una valle ed un cartello che non capisco ! Visto che oggi sono in anticipo e preso dalla curiosità mi addentro.
Si snoda tra prati, Yurte e mandrie di cavalli...puledri nati ad aprile maggio probabilmente e ce ne sono ovunque!
Trovo un' intera famiglia intenta a raccogliere coloratissimi fiori in mazzi: mi corrono incontro ed una la ragazza mi dice " Welcome "! E' l'unica parola di inglese che conosce. Mi chiedono di fare delle foto e rivederle sullo schermo della macchina.
Vogliono regalarmi un mazzo ma devo rifiutare, non saprei dove metterlo ...li saluto, memorizzando i loro volti felici e sorridenti.

Sto arrivando verso il confine e naturalmente prendo quello sbagliato...(andava verso confine cinese) I militari me lo fanno capire, torno indietro e arrivo a quello giusto.
Sono solo al confine (come in tutti gli altri confini...boh!) ma i doganieri stanno mangiando, sono le 15.30, devo aspettare!
Dopo due ore di attesa e pratiche, inizia di nuovo a piovere...azz!
Riparto verso Almaty e mi aspettano due ore sotto la pioggia.
Arrivo in questa grande città e trovo un  Hotel di lusso in centro!  Mi regalo anche una seconda cena italiana (...mi sto viziando ,ma dopo un mese).
Cerco un service per cambiare olio motore, ma domani è domenica ed è tutto chiuso.


Ci penserò avanti, strada facendo.








• GIORNO 30 •

26.06.15 Biskek-CholponAta
Parto da Biskek sotto la pioggia leggera! Mi rassegno ad affrontare una giornata umida.
Decido di fare la sponda nord del lago Isky- koll, è quella con a ridosso le montagne che dividono Kirgystan e Kazakstan e sono battute dai turisti russi che vengono per le vacanze estive.
Decido di fermarmi a Cholpon-Ata, la Rimini del Kirgystan!
Diciamo che il tempo non aiuta ed turisti sono pochi! Cerco una Gasthause che mi hanno consigliato, si chiama Angelica.
Ho la via ed il numero ma sembra impossibile trovarla. Sotto la pioggia chiedo aiuto a tutti anche ai taxisti, la via è quella esatta ma il nr. 21 non si trova... solo numeri pari.
Dopo 45 minuti di ricerche (...non scherzo) decido andare più avanti e per magia dopo i numeri pari iniziano i dispari (...non dal lato opposto come da noi).
Suono e mi apre un omone sorridente ed appena scopre che sono italiano è finita.
Suoi idoli: Milan, MotoGP Valentino, e canzoni italiane... evvai gli stessi miei idoli!!!
Mi sistemo in camera, faccio una doccia e mi preparo per andare a cena! Nell'uscire, per richiedere informazioni su un ristorante, entro in una stanza dove lo trovo con tutta la famiglia . Zakir e sua moglie Galina, impiegano due secondi per bloccarmi, farmi sedere al loro tavolo, mentre mi riempiono tre piatti di leccornie tipiche ed iniziano a versarmi da bere del cognac.

Così parte la serata, è il compleanno della sorella di Zakir e tutta la famiglia è radunata.
Sono tutti molto legati e affiatati.
Zakir suona e canta, fa serate tutte le settimane nei locali edha un repertorio di musiche incredibile e una gran voce.
Scaldati gli animi si parte a ballare tutti, e nelle pause parliamo dell'Italia e di tutto ciò che conosce del nostro paese... conosce quasi tutto e lo ama veramente.
Finiamo tardi, sudati a forza di ballare ma siamo felici: bacci abbracci, e buona notte!
Il mattino dopo, io  Zakir, nel patio esterno davanti a due tazze caffè, guardiamo con Google Earth il lago di Garda e le mie zone...resta affascinato!
È proprio una bella persona e sono felice di aver conosciuto questa stupenda famiglia.
Il destino ancora una volta ha guidato me e la mia moto fin qui.


Ci rivedremo Zakir ! Magari in Italia.












• GIORNO 29 •

25.06.15 Jalal Abal-Biskek
Fin dall'alba il celo è minaccioso e molto nuvoloso, decido di partire ugualmente fiducioso in in miglioramento.
Attraverso bellissime vallate con montagne di terra rossa scavata dal vento e dall'acqua. Che dire i colori come sempre incredibili!


Lungo la strada incontro un venditore di pesce, e porta con se un pesce gigante! Non come messe in trazione per raggiungere i 16 cm del mio amico Alessandro!
Qualche chilometro ed inizia una vallata bellissima, altitudine 1.500-2.000 mt ...sembra di essere in Trentino Alto Adige. Un gran torrente scorre energicamente e lungo la strada incontro ristoranti e venditori di pesce.
Incontro parecchi venditori di miele con bellissime arnie colorate ovunque (Denise ci sei...)


Mi sorpassa un serpente di automobili, automobili piene di giovani urlanti...un matrimonio! Poco più avanti gli incontro nuovamente e mi fermo a fare due foto. Mi salutano e con gesti chiari mi invitano ad aggregarmi a loro ma evito ...conoscendomi non arriverei più a Biskek.
Inizia a piovere e a fare freddo, l'altitudine è poco più di 3.000 mt e la pioggia continua a schendere sempre più forte.
Pascoli, Yurte e cavalli ovunque...peccato per il tempo!
Arrivo al fanatico tunnel della morte: un tubo in discesa, con pavimento in cemento sul quale vi è uno strato di olio, gasolio, fango, acqua, sembra di camminare sulle uova. Se cado qui, con tutti i tir che passano non ne esco vivo!
Finalmente il tunnel finisce e soffocato dai fumi dei motori (...non esiste Euro 10 qui) guadagno l'uscita ed inizio a scendere. Ovunque incontro cavalli e mi ritorna in mente e nel cuore il desiderio di...
Arrivo a Biskek, vado in un B&B suggeritomi e poi il GPS mi porta ad un ristorante "La dolce vita ".
Mi aspetta una scorpacciata di tagliatelle fatte in casa con salmone e caviale,il tutto accompagnato da un buon vino bianco ! Indimenticabili tagliatelle!
Conosco il titolare Giorgio e il giovane cuoco italiano. Mi racconta del Kirgystan, della città, oramai sono più 20 anni che è qui!
Mi dà  suggerimenti per le strade kazake che verranno, ci scambiamo contatti e soddisfatto della serata vado a nanna sperando in un domani all'insegna del bel tempo.



















venerdì 26 giugno 2015

• GIORNO 28 •

24.06.15 Osh-Jalal Abal
Al mattino conJean, andiamo in città per vedere se riusciamo a prelevare con carte di credito (cosa difficilissima in questi paesi sembra).
Dobbiamo fare scorciatoia con le moto e salire rampetta di tre gradini; no problem mi dico …gas e via …bam!
Moto a cavalcioni su gradino, la piastra cavalletto centrale ( ancora il cavalletto...) che è più bassa del paramotore e si è incagliata ed a stento non mi cade moto di lato! E' andata bene anche questa volta.
Si riparte in qualche modo e si va in città ma purtroppo non riusciamo a prelevare contanti.
Ritorniamo alla Guesthouse ed Anna e Marco mi invitano andare al Bazar. Mi sarebbe piaciuto ma devo ripartire solo oggi e voglio farlo quanto prima. Sistemo i bagagli, scambio 4 parole con Andy e Emma che sono iper iper attrezzati. Date una letta alloro blog: www.aroudtheworldin800days.com scoprirete cose interessanti., per esempio... 800 giorni in giro, oltre due anni, avete letto bene!
Riparto con un po’ di voglia di solitudine: è stato molto bello stare ultimi 7 gg con amici di viaggio, ma ora sono felice di riprendere con miei ritmi e le mie difficoltà in solitaria .
Infatti impiego una ora a uscire da Osh!

Prima tappa Jalal Abal, notte in hotel e mi dedico ad aggiornare il Blog.
Domani direzione Biskek!




• GIORNO 27 •

23.06.15 Osh
Al mattino io, Frode e Jean per il passo che porta dal Tajikistan al Kirgystan, direzione Osh.

Prima di partire  faccio il solito check-up ai nostri mezzi! Non si sa mai che nella notte sia successo qualcosa. Mi accorgo che la  BMW F800 di Jean perde leggermente olio da uno degli steli della forcella e e lo avverto.
Partiamo, fa freddo e arrivati al passo troviamo due signori tedeschi con le classiche BMW GS ...avranno sui 65 anni ma  65 anni portati veramente bene.
Passata la frontiera Tajika ci aaffrontiamo una discesa da brivido su terreno argilloso. Per fortuna non piove altrimenti sarebbero guai.
Arriviamo alla frontiere del Kirgystan,  ed i doganieri con celerità ed estrema gentilezza ci fanno passare.
Ci aspettano 80 km di discesa verso Osh. Ci imbattiamo in panorami da "paura", panorami che mi incantano a tal punto che scordo di fare delle foto. Per fortuna, avevo la GoPro accesa e sono riuscito a filmare tutto.
Siamo immersi in vallate verdissime, accerchiati da montagne stupende e per la mia gioia ci sono centinaia e centinaia di cavalli liberi allo stato brado e Yurte disseminate nei prati.
Veramente, non ho mai visto così tanti cavalli insieme: assomigliano agli anglo arabi e sono splendidi esemplari.
La strada è molto bella curve ampie ed è un piacere "cavalcare la mia Khat" .
Arriviamo a Osh e guidati dal GPS di Jean in pochissimo tempo arriviamo alla Tes Guesthause suggeritaci. Purtroppo è pieno ma per nostra fortuna ci lasciano montare le tende nel loro giardino.
Sto per entrare e sento una voce in italiano che mi chiama. Sono Marco e Anna nuovamente...incredibile coincidenza e tempismo perfetto.
Ci salutiamo calorosamente e mi raccontano velocemente i loro ultimi giorni.
Andiamo tutti fuori a cena in un ottimo locale; sono proprio una bella coppia, affiatati e complici ....è un piacere averli conosciuti!

Vi ridò il link del loroblog , vi invito a vederlo: www.trippicks.net

Buona notte





giovedì 25 giugno 2015

• GIORNO 26 •

22.06.15 Murgab-Kirgystan
Ci ritroviamo al mattino con Jean.
Salutiamo Sedat ed il suo amico con un caro abbraccio scambiandoci i contatti.
Saluto anche Agata e Tomasz.

Partiamo e deviamo subito dopo Murgab per visitare un cratere nel deserto. la strada è tutta sterrata, con colori indescrivibili.


Consiglio a chi vuole girare il Pamir di rimanere a Murgab almeno tre gg. Ci sono tante valli parallele da vedere, una più bella dell'altra.

Saliamo i 4.665 mt del passo Ak-Baytal, il valico più alto in Asia e le marmotte escono ovunque. Una marmotta si mette in posa per 10 minuti, dando il tempo a Frode di fermarsi, scendere e cercare il teleobiettivo, montare il treppiede e scattare una foto.
Arriviamo al lago Kara-Kol a 4.000 mt. Uno spettacolo di colori, ma dopo poco inizia a nevicare .
Io e Jean ci ripariamo da una signora che affitta camere, mentre Frode va in giro a fare foto fino a tardi. Da buon vichingo decide dormire in tenda ed affronta una notte molto rigida.
Dormiamo avvolti e schiacciati da coperte che pesano 20 kg  mentre la stufa che è caricata con sterco di... ci riscalda. Qui non esiste legna.

Al mattino ci ritroviamo e partiamo verso il confine con il Kirgystan.